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ERRATA CORRIGE

ERRATA CORRIGE

I veri duri siamo noi!! Qualcosa va storto anche nelle migliori famiglie…
Ci siamo accorti tardi che l’articolo su Carlo non era corretto, oltre a qualche refuso di stampa.
Siamo riusciti comunque a risolvere in parte il problema, all’ultimo Casato, come ha provato a fare quello col giubbetto della Salernitana.
Buona lettura.

BRIGANTE

Anni 90′. Sindia. Un bambino di sette anni guarda il Palio in tv con babbo e mamma. “Voglio correre e vincere il Palio!”. Può essere una frase innocente dettata dall’ingenuità e dal gioco, ma non è il tuo caso. Non è il caso di chi nasce in quella terra lontana, dura, vera, la bellissima costa così vicina e così distante, terra di cavalli, animali, lavoro e fatica. No, lì non c’è spazio per sognare ad occhi aperti. Ed allora a 14 anni si parte per Chilivani ad imparare davvero quel mestiere che vuoi fare, quel sogno che vuoi realizzare. Il Palio è duro sette croste, diceva un vecchio fantino, lo impari sulla tua pelle. Alla tua 15a Carriera le nostre strade si incontrano, Stefano ti dà fiducia e con lui tutto un popolo che ha vissuto un tempo sospeso, troppo lunghi dieci anni per noi, troppo ingiusti quattro anni di attesa per rivedere il nostro giubbetto sul tufo, tanti amici ci hanno lasciato senza rivederlo, non hanno fatto in tempo, siamo emozionati determinati e sì, anche arrabbiati! Ma sappiamo come fare, i quattro giorni scorrono lenti, ti lasciamo tranquillo perché così ci hanno insegnato, così si fa in Fontebranda, tanto lo sappiamo, l’aria di Palio la annusiamo e capiamo che c’è un destino che ci chiama. La sera della prova generale Francesco e Stefano al tuo fianco lo ripetono forte, senza tentennamenti e paura, domani vinciamo noi. Lo percepisci, non hai fatto in tempo a conoscerci bene ma hai capito, da noi la parola sconfitta non è contemplata, si dà tutto, si fa il massimo senza voltarsi indietro e senza rimpianti.

La mossa è complessa, lo “sciabolatore” ci prova, cambia posto continuamente, ma ti rendi conto che quello che ti è stato promesso sta accadendo, le cose stanno tornando, non c’è fretta, non accetti lo scontro perché non ce n’è bisogno…decidi te. Ora! Una strizzata, forse non è come sognavi ma va bene, siamo quarti, siamo in corsa, chi ti vuole fermare è dietro, questo conta, non è più un problema, non c’è fretta, lo Zio si mette sulle gambe, vinciamo al terzo giro! Noo…non può essere, un attimo e finisce tutto, non si può evitare, non puoi fare niente. Dentro la cappella l’uomo che ti soccorre è l’amico di quattro giorni, la tua ombra, siete te e lui, “dimmi che succede!”…la piazza esplode in un boato “che succede?”, Omar ti guarda negli occhi, abbiamo vinto! Lacrime, gioia, sollievo, dolore, rabbia. Questo è il Palio Carlo! E se è vero, come sosteniamo a Siena, che è specchio della vita, mai come questa volta lo comprendi. Sei stato parte di una storia grande, di una vittoria voluta, scritta, di popolo. Fontebranda sa aspettare nuove estati, nuovi incontri, un urlo al cielo, un nerbo alzato!


Colophon Fotografi -> Marco Pocaccini anziché Antonio Procaccini